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panorama

Tommaso Spazzini Villa

Milano 1986

Vive e lavora a Roma

Studio visit di Lara Demori

Lo studio di Tommaso Spazzini Villa nello storico quartiere di Trastevere a Roma si snoda attorno a una corte centrale molto verde. «Ci avevo messo delle galline qui» mi dice Spazzini Villa «ma poi le ho dovute togliere perché mi volavano dappertutto» (ebbene sì, anche le galline volano). Noto un certo rammarico. La natura, come elemento e topos artistico, è una fonte di ispirazione molto importante. Spazzini Villa è un giovane artista milanese con una formazione storico-artistica che ormai vive a Roma da diversi anni. Ci soffermiamo, durante la visita, a osservare e discutere di una serie di lavori cui si dedica attualmente, ma la cui ricerca e produzione è iniziata già negli anni precedenti: Ombre, Radici, le Pagine sottolineate e i Panneggi.

Le Ombre sono dei veri e propri teatrini di foglie, scatole sceniche che ospitano una o più foglie secche. L’artista ha posto al loro interno un punto di luce che permette alla foglia di proiettare un’ombra dalle forme riconoscibili. Spazzini Villa studia attentamente il posizionamento della foglia rispetto all’illuminazione proprio per «rendere visibile l’invisibile», scoprire e far scoprire qualcosa che parte dal dato naturale — come una foglia caduca — e trascende i confini tangibili dell’oggetto stesso, fino a rivelare forme inconsuete e nascoste. Quasi come per un magico potere metamorfico, ecco una foglia diventare un vecchio saggio, don Abbondio, un topolino, un uccello — una sequenza di forme che generano forme. Una citazione di Munari molto cara all’artista ispira questo lavoro: «Per tutta la vita ho cercato di far vedere quello che gli altri non vedono, per esempio un arcobaleno di profilo».

Continuando sulla linea poetica di svelare l’invisibile, le Radici disegnate di Spazzini Villa si diramano attraverso le superfici delle pagine di libri applicate come in un collage su vari supporti, tele ma anche carta. Spazzini Villa parte dai testi religiosi per arrivare ai classici: la Bibbia, il Corano, la Torah, e poi Dante, Ariosto, Shakespeare. Libri alla radice della cultura e della storia universali tour court. Le radici sono infatti l’aspetto invisibile degli alberi e l’albero, dice Spazzini Villa citando nuovamente Munari, è «l’esplosione lentissima di un seme», generatore di forme e di significati.

La passione per i libri continua nella serie Pagine sottolineate un progetto che, al contrario dell’intimità dei precedenti, ha una componente partecipativa e pubblica più spiccata. Spazzini Villa ha fatto visita e interagito con un pubblico molto eterogeneo: gli studenti di diversi licei e i detenuti delle carceri di Pavia e Bollate. A ciascun partecipante (o sarebbe meglio dire interprete) ha dato una pagina e la libertà di scegliere e sottolineare quante più parole a formare una frase. Ci sediamo e leggiamo insieme le composizioni dei suoi partecipanti: evidenti sono, nelle scelte lessicali e poetiche, le differenze di età e di condizione. L’artista ha ampliato il progetto fino usare diverse piattaforme di coinvolgimento del pubblico, come Instagram e i mezzi pubblici.

Un’ultima nota riguarda le sue ultime sperimentazioni sui panneggi, oli su tela in cui l’artista si ispira a vari periodi storico-artistici, alla ricerca di quel fil rouge che collega l’uso da parte degli artisti del drappo bianco, anche a livello simbolico e in diverse tradizioni e iconografie sia sacre sia profane. Sono tuttavia panneggi senza corpi, in cui la figura umane svanisce nello sfondo e ciò che rimane sono le vesti in cui l’aspetto scultoreo risulta molto marcato.

La ricerca di Spazzini Villa eredita il focus sull’elemento naturale proprio di alcuni esponenti dell’arte povera e si articola nella riscoperta del logos lirico ed emotivo della quotidianità, attraverso un approccio personale e intimistico alla natura, alla Storia, alla letteratura e alla poesia. 

L’artista ha un approccio intuitivo e non metodico, per cui le opere appaiono ancora in uno stato transizionale di non-finito: ancora in via di sviluppo ed evoluzione. Mancano di una vocazione e di una formalizzazione compiuta e finale e di una qualche consonanza o dialogo con la scena artistica contemporanea. Spazzini Villa ha delle idee promettenti, coinvolgenti e un approccio alla materia al contempo colto e appassionante; ma è ancora alla ricerca della propria identità di artista, del proprio gesto, della propria firma, per cui non rimane che aspettare e scoprire dove questo suo percorso lo porterà.

Spazzini Villa