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panorama

Gaia Altucci

Firenze 1992
Vive e lavora a Firenze
Studio visit di Angel Moya Garcia

Una formazione in recitazione e grafica, numerose presenze come attrice di cinema e l’approfondimento delle arti performative grazie a laboratori, masterclass e seminari caratterizzano la ricerca di Gaia Altucci, focalizzata sullo studio del corpo, la costruzione dell’identità tramite il rapporto con l’altro e il fallimento. Nel 2020 fonda, subito fuori dal centro di Firenze, Artiglieria, un’associazione culturale che si dirama in uno spazio di co-working e in un luogo di sperimentazione e condivisione, oltre a portare avanti una direzione artistica con la produzione di mostre ed eventi nell’ambito delle arti contemporanee. Attualmente all’interno di questo progetto sta nascendo Germe, uno spazio dedicato alla ricerca di pratiche artistiche nel campo delle arti performative.

Il suo lavoro si declina in performance, grafica e video in cui troviamo elementi ricorrenti come membrane, involucri, abiti, soglie o schermi. Corpo, spazio e interazione confluiscono in opere che indagano sul doppio e sul simulacro di un’identità che si proiettata verso l’esterno. La comunicazione tra corpo e digitale e il confronto con altri sguardi, prospettive e ambiti di riferimento diversi si intrecciano con una riflessione sulle pressioni sociali, sulle aspettative e sulla necessità di uscire dalle proprie urgenze per indagare il collasso collettivo che leggiamo quotidianamente nelle notizie di qualunque giornale. Ad esempio, la performance Habitus nasceva dall’idea di esprimere la difficile interazione tra individuo e ambiente circostante tramite un processo di esplorazione, costruzione e presa di coscienza dell’identità̀ personale, mentre il video 1F7D86, il codice di un colore, originava una fusione di incontri, in un momento dove questi erano interdetti.

La diversificazione e l’inclinazione a intrecciare diversi linguaggi, ma soprattutto la necessità di mettere in secondo piano lo studio privato per aumentare l’incontro, il dialogo, la discussione e le possibilità di relazionarsi con l’altro grazie alla creazione di uno studio e di uno spazio condiviso, inseriscono la sua pratica in quelle necessità, sempre più attuali e diffuse, di creare e attivare comunità a discapito di una produzione mirata prevalentemente all’opera finita.

Attualmente il lavoro in Artiglieria e l’avvio di Germe si intrecciano con alcuni lavori personali come Radio Pirite, nato in un momento di particolare crisi personale durante l’estate del 2021. La scrittura di un testo come punto di partenza diventa una riflessione sull’alchimia attraverso un personaggio che, attanagliato dalla pressione sociale, tenta di trasformarsi. Il progetto si propone di creare un parallelo tra il tentativo fallimentare dell’alchimia di trasformare i metalli in oro e quello fallimentare dell’uomo di rendersi perfetto. I contenuti, tra assurdità̀ assoluta e realtà̀ paradossale, scandiscono il tempo e le temperature, trascinando la performer in un viaggio tra sogno e rassegnazione totale, amplificato dal distacco tra la dimensione reale e quella virtuale dato dal chroma key e da altri effetti di distorsione del video e del suono.

Sicuramente la sua ricerca appare ancora in una fase sperimentale, di tentativi che devono ancora esplodere, diventare più maturi e strutturati. Rimane la sensazione, confermata anche dall’artista, che gli incipit abbiano bisogno di un’elaborazione più approfondita, di riflessioni, studi e prove in modo che gli argomenti che ancora galleggiano possano emergere in modo più incisivo. Allo stesso modo, la necessità di operare attraverso collaborazioni e condivisioni di autorialità, potrebbe creare un indebolimento di un personale processo di ricerca. Tuttavia, ci troviamo di fronte a un caso specifico in cui la firma singola, l’ermetismo processuale, l’isolamento della sperimentazione e, addirittura, la necessità di portare avanti una ricerca personale cedono spazio, interesse e indirizzo a costanti partecipazioni, inserimenti, inviti e ascolti dell’altro, delineando un comportamento e un modo di essere in cui le diverse individualità̀ possono attivare un processo di messa in discussione, confronto e affermazione di pratiche collettive.