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panorama

Christian Fogarolli

Trento 1983
Vive e lavora a Trento
Studio visit di Chiara Pirozzi
21 marzo 2024

Ho ritenuto utile tornare con un nuovo approfondimento sulla ricerca di Christian Fogarolli perché, nel precedente studio visit a cura di Angel Moya Garcia, l’artista aveva parlato di alcune ricerche in corso che a mio parere possono essere oggetto di ulteriori approfondimenti al fine di carpirne gli sviluppi. Inoltre, le opere di Fogarolli risultano connesse le une alle altre, nelle forme e nei contenuti, tracciando una linea di indagine ben definita che caratterizza la sua pratica.

Il suo lavoro travalica istanze ed esigenze personali per connettersi a dati e tematiche collettive, grazie soprattutto a una ricerca d’archivio storica e scientifica che l’autore attua in ogni suo progetto. Una dinamica, questa, fra metodo scientifico e pratica poetico-estetica, che rende il suo lavoro allo stesso tempo molto specifico e di interesse condiviso, come testimonia la ricerca di altri artisti sui medesimi temi.

Le opere di Fogarolli si formalizzano in installazioni, video, fotografie e sculture concepiti ed esposti sia in spazi neutri sia in luoghi storici e fortemente caratterizzati e con i quali l’artista entra in relazione consapevolmente utilizzando tecniche e materiali della tradizione ma anche estremamente innovativi. Il risultato è la realizzazione di opere dal forte potere evocativo che, pur connettendosi a una storia di forme e contenuti riconoscibili, riescono a riproporne nuove declinazioni e sostanze.

Negli ultimi mesi, l’artista è in residenza presso la Boghossian Foundation, portando avanti un progetto di ricerca in collaborazione con il Royal Museum for Central Africa di Bruxelles. Come da sua prassi metodologica, Fogarolli sta conducendo uno studio d’archivio sui materiali custoditi presso l’Istituto museale; nello specifico indaga le forme di malattie mentali e le relative cure praticate in Congo, documentate durante il periodo della colonizzazione belga.

L’artista sta lavorando anche a una prossima mostra personale che realizzerà nel corso del 2024 negli spazi della Galleria Mazzoli di Berlino. Oltre a quella intitolata Decade e inaugurata nel 2023 al Museo MART, ha recentemente realizzato un lavoro, Infomi, composto da un ciclo di fotografie di ritratti off camera generati e montati attraverso l’intelligenza artificiale.

Il lavoro di Fogarolli risulta molto riconoscibile non solo per l’estetica proposta ma anche per i temi indagati, che pongono al centro il corpo umano nella sua realtà fisica, psicologica e patologica. Il suo approccio da studioso e da ricercatore rende gli approfondimenti credibili e solidi, la sfida per l’artista è quella di proporsi anche in dinamiche nuove e, dunque, sorprendenti per il fruitore.

Fogarolli è un artista italiano che, per formazione e per esperienze espositive e di residenza acquisite all’estero, è connesso a istanze internazionali; la sua pratica risulta quindi intrisa sia di una componente identitaria e familiare sia di elementi e simboli universali profondamente attuali.

Foto di Carlo Baroni
Foto dell’artista